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Renato Railo - San Paolo del Brasile

11/11/2011
Tavola rotonda: Editoria elettronica e e-learning: cosa c'è dietro l'angolo?
Biblioteca Barone, Roma, Italia venerdì 11/11/2011 . ore 10.30-16.30
Gruppo web semantico http://gruppowebsemantico.blogspot.com

Intervento di Renato Railo, studente dell’Università di San Paolo (San Paolo, Brasile)
renatorailo@yahoo.it (mail) @renatorailo (twitter) Nota 1

Carissimi, grazie per l’opportunità. È un piacere per me partecipare a questa tavola rotonda insieme a tanti esperti e spero di essere in grado di farlo bene. Scusate se il mio testo vi sembra confuso, sebbene sia anche traduttore italiano>portoghese oltre a bibliotecario, mi è sempre difficile fare una versione che una traduzione.
Non voglio disturbarvi con un testo troppo lungo perché credo che parte degli argomenti di cui vi parlerò (se non tutti) sia già stato trattato. Però, mi piacerebbe contribuire oppure rafforzare con le mie esperienze sia di studente che di bibliotecario in merito all’importanza delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione.
La mia tesi di laurea (già finita, ma non ancora presentata ai commissari) è su “Attuazione professionale del bibliotecario in progetti e-learning: contribuzioni secondo le sue competenze”. Con questa tesi discuto le possibilità di lavoro del bibliotecario in progetti di formazione, apprendimento, acquisizione e creazione della conoscenza per via elettronica, una volta che l’e-learning non è visto solo come strumento tecnologico di KM usato per insegnare a fare qualcosa meccanicamente (formazione/istruzioni tecniche), ma anche come strumento tecnologico che utilizza tecnologie KM per l’acquisizione e creazione della conoscenza. L’e-learning va inteso come il mezzo per cui si raggiunge un fine e non qualcosa che abbia il fine in sé stesso e perciò non va giudico a priori senza averlo usato prima e senza pensarlo dentro il suo contesto.
Non so se riesco a spiegare il mio punto di vita perciò credo che sia importante parlare dell’e-learning in Brasile. Questa modalità ci ha cresciuto negli ultimi anni tanto in numero di corsi offerti da istituzioni diverse quanto in numero di studenti che vogliono frequentarli. Nondimeno ci sono troppe resistenze, soprattutto perché viene vista come una maniera per sostituire le classi in presenza. Credo tuttavia l’e-learning non vada così interpretatoì; l-elearning non deve sostituire nulla ma essere sia una modalità integrativa sia una modalità principale – e la scelta dipenderà del contesto: nel quale si vuole trasmettere, in base alle esigenze dei destinatari e dei produttori. Infatti credo che manca ancora quello di cui parlarono Paola Capitani e Mario Rotta nella tavola rotonda “E-learning e Terminologia”, organizzata nel 2004 dal Gruppo Semantica e terminologia nei portali, (precedente denominazione dell’attuale Gruppo web semantico). cioè una maggiore diffusione di questa metodologia, una migliore comprensione del termine e il conseguente studio di tutte le sue potenzialità.
Rispetto a ciò che vi ho detto e al contesto socio-culturale in cui stiamo, con lo sviluppo tecnologico sempre crescente che agisce sulle diverse sfere delle società, tratto nella mia tesi sul fatto che il bibliotecario nei giorni odierni non ha come possibilità di lavoro soltanto le biblioteche, centri di documentazione, musei ecc, (profilo del bibliotecario di reference o di bibliotecario catalogatore), ma ci sono anche nuove possibilità di lavorare come gestore dell’informazione (devo dirvi che non uso questa espressione nel senso assolutista in cui qualcuno può credere come ‘privilegiato’ oppure riesce anche a crearne di nuove). In questa situazione più che un semplice ruolo di intermedio tra il contenuto e il pubblico c’è una interazione tra tutti i partecipanti.
In questo senso, credo che l’e-learning può assumere questo ruolo una volta che permetta non solo la trasmissione della conoscenza ma la creazione della conoscenza, con l’opportunità di interazioni tra studenti, tutor, biblioteche digitali, siti web ecc, attraverso forum, chat, posta elettronica, messaggi, blog. Inoltre credo anche che il bibliotecario può lavorare nei diversi punti di

Nota 1 – due righe di presentazione di Renato Railo

creazione dell’e-learning: la scelta del contenuto; la maniera in cui organizzare il contenuto secondo le regole di usabilità; nel costante aggiornamento sia della piattaforma sia rispetto al proprio contenuto; nelle ricerche; nei rapporti tra tutor, studenti, docenti, autori e sistemi informativi in genere.
Al leggere l’eBook La società della conoscenza nell’era digitale: Content is king ho pottuto osservare punti interessanti. Per esempio, che in Italia, come ha detto Paola Capitani, “non si gestisce efficacemente la conoscenza, nonostante le sofisticate apparecchiature e attrezzature a disposizione, ma se non si educa la mente difficilmente riusciremo a muovere validamente il braccio” (p. XI), lo stesso che occorre in Brasile. Ovviamente dobbiamo ancora crescere in tanti aspetti, però non è solo la mancanza di apparecchiature (talvolta), ma soprattutto la mente, che deve essere aperta al nuovo – perché il nuovo ci può essere utile nelle sue possibilità.
In questo contesto, la rete – come ci ha detto benissimo Paola Capitani – “è il metodo col quale raggiungere tali obiettivi: “la rete come sistema integrato dove ogni nodo interviene come elemento articolato e complesso e senza il cui contributo l'insieme non raggiunge l'obiettivo progettato” (p. XIV). E l’e-learning può essere uno strumento per raggiungere questo obiettivo, una volta che si ha il collegamento con persone di tutto il mondo con lo stesso obiettivo (imparare, conoscere qualcosa) e con gli strumenti diversi (chat, forum, biblioteche digitali, link interni ed esterni ecc).
Rispetto alle biblioteche digitali, vorrei fare una breve osservazione riguardo agli articoli di Mario Rotta (Le percezione delle caracteristiche, dei significati e dell’impatto degli eBook) e Grazia Asta (Le Oblate una biblioteca dinamica in continua evoluzione) che mi sono particolarmente piaciuti, soprattutto perché parlano di realtà. Ossia, l’eBook (e anche l’e-learning, Internet, la posta elettronica, ecc.) è arrivato e non se ne va più! In altre parole, come ci ha mostrato Mario Rotta, ci sono tantissimi vantaggi dell’eBook rispetto al libro cartaceo e perciò dobbiamo capire tutte le opportunità per una migliore utilizazzione di questa modalità. Un esempio bellissimo che Grazia Asta ci ha datto sulla Biblioteca delle Oblate (www.bibliotecadelleoblate.it). Come lei proprio ha detto “A conferma del carattere di dinamicità che la identifica, il progetto che la Biblioteca delle Oblate intende sviluppare, ha come obiettivo quello di offrire un nuovo servizio: la creazione di una sezione di libri digitali e il prestito di supporti elettronici (e-reader) per la lettura” (p. 206). E quest’altro che lei ci dice ancora è importantissimo: “La diffusione delle le nuove tecnologie per la lettura, infatti, non compromette il valore del libro, ma valorizza l’attività del leggere” (p. 205). Cioè, c’è spazio per tutti.
In questo contesto, resta ai bibliotecari il dovere di lavorare per creare questo rapporto utenti-tecnologie – affinché proprio questi siano beneficiati.ata opportunità Ed è giustamente così che finisco la mia tesi; ossia, secondo me i bibliotecari hanno le competenze per fare il suo lavoro di gestione dell’informazione anche in ambienti virtuali, come siti web, biblioteche virtuali, editorie elettroniche e e-learning, giacchè ci sono utenti di queste modalità e ci sono informazioni da essere scambiante per mezzo di questa modalità. In questo senso, credo che il bibliotecario può contribuire al lavoro di educatori, tutori, programmatori di software ecc. Però bisogna quello che ha detto Capitani: una nuova mentalità. Oppure in altre parole: “In piena life long learning education la professione del knowledge manager necessita di aggiornamento continuo e adattamento alle nuove tecnologie e alle diverse esigenze con una elasticità mentale, oltre che una forte connotazione al cambiamento” (p. XIII).
Questo intervento è una sintesi della mia tesi, un abstract del documento elaborato con il mio relatore Marcos Mucheroni (http://marcosmucheroni.pro.br/blog/) e sono disponibile sia a ricevere contributi sul tema, sia a parlare ancora di questo argomento per realizzare una migliore possibilità di conoscenza. Grazie per l’attenzione, grazie a Paola Capitani per l’invito, a disposizione per altre collaborazioni. Renato Railo


About the area and topics of the days Renato Railo,librarian and student for a master in librarian disciplines, is dealing the problem of the diffusion of elearning methods and tools. Very often the problem of the use of the methods and criteria is based non only on the tools availability but on the training and use of the new technologies.
A new mind for a new worlt in the Third age...
for further information the ebooks publised by Gruppowebsemantico and available on www.garamond.it
Comunicare diversa-mente (2009)
Editoria elettronica - Content is king
(2011)
and the next Epublishing and elearning around the corner
all the books have bilingual (English/Italian) or trilingual (English/Italian/Spanish) glossaries ù
for the Spanish translation thanks to Mela Bosch of the University La Plata

paolacapitani@libero.it

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